Mi sento fragile come un granello di sabbia in balia delle tempeste che infuriano, su un mare spesso agitato. Eppure in molti mi definiscono “una roccia”…

chi mi vede forte e combattiva, sono le persone che mi hanno accompagnato lungo tutti i corridoi della mia vita tumultuosa, grazie a tutti loro, io vivo. Quando la pioggia cade sul mio viso e il mondo intero è sulle mie spalle trovo sempre un caldo abbraccio!

Sono Ilaria, ho 44 anni, una delle socie fondatrici della Onlus “il Grande Cuore di Moreno”; non sono nata con una malformazione cardiaca, ma il mio cuore si è ammalato, inaspettatamente, avevo 25 anni mi stavo laureando in architettura, il mio sogno, ma la mia vita è cambiata.

Un cambio di direzione repentino, non c’era più tempo… gli eventi hanno travolto l’esistenza mia e della mia famiglia, tutto era cambiato, la spensieratezza si era trasformata in vita che poteva terminare, all’improvviso, nulla era più come prima.

Gli esiti di numerosi interventi, cure e terapie pesanti, sembravano poter cancellare ogni possibilità di recupero…

Sono passati quasi 20’anni, mi sono laureata, sposata, molte cose non posso farle, il mio fisico è sempre molto provato, ma arrivano sempre quei momenti in cui il sole splende nel mio cuore, nei mie occhi e mi scalda l’anima… attimi di felicità di gioia immensa e profonda e sono gli attimi che mi danno la forza di sembrare “una roccia”!

Ho conosciuto volti, mani, che mi hanno saputo aiutare sempre e comunque nonostante tutto, è stata la loro forza che mi ha permesso di tornare a fiorire in primavera, come ogni anno le gemme fanno e hanno permesso che quel terribile 21 marzo del 1995 diventasse per me un giorno di rinascita.

Vorrei dire il nome di tutti e ringraziare tutti… Ma scrivere queste parole è stato per me molto coinvolgente e potrei farvi affogare nella mia inarrestabile commozione…

So che per me sono andate fino alla fine della terra mia Mamma, mia Sorella, mio Papà… mio Marito e la Mamma del mio Cuore!

Grazie a voi che mi avete letto…

Ilaria